19.12.12

Dipingere con il cacao gli auguri di Natale!!!
 
 
Sperimentarne liberamente la consistenza tra le mani e sul foglio (ma anche su altri supporti), guidati solo dal proprio impulso creativo, è gioco da condividere ogni giorno. Lucentezza da coltivare
 
 
 
 
 
Riempire un piatto fondo di acqua e polvere di cacao e guidare il bambino nella ‘timbratura’ della sua mano su cartoncini che poi userete come bigliettini d’auguri per i vostri amici e familiari. E' un gioco da fare insieme per far sì che lasci di sè una traccia tangibile, un saluto, un’impronta con cui misurare il tempo che passa. È un’altra piccola opera d’arte che, più di altre, susciterà nel vostro bambino meraviglia e saprà creare intorno alla sua piccola vita coinvolgimento e calore.
 
 
La fonte: www.oltreverso.it 
 


18.12.12

Laboratorio di pittura con frutta e verdura
Oggi vorrei parlare di un' attività alternativa; il laboratorio di pittura con frutta e verdura.
Si tratta di un laboratorio della pittura in cui si usano frutta e verdura al posto dei pennelli. Si allestisce il laboratorio con i fogli di carta o stracci di stoffa e si preparano i bambini con i grembiuli come di consueto.
Si propone la ciotolina con il colore per ogni bambino, oppure si può usare una ciotola più grande da lasciare sul tavolo, dove ogni bambino può andare ad attingere il colore. La differenza con la solita attività di pittura è che con gli alimenti la traccia lasciata dal bambino sul foglio è decisamente diversa da quella lasciata con il pennello o con le mani.
Susciterà molto interesse e curiosità nei bambini vedere forme nuove e sentire sensazioni tattili differenti.
Come frutta e verdura per dipingere si possono usare le patate tagliate a metà, le zucchine, peperoni sempre tagliati a metà, le arance (proporle solo ad attività al tavolo, dove i bambini non rischierebbero di scivolare sul succo) tagliate a metà o divise in due o tre spicchi, il cavolo verza tagliato in due o in quattro, l’insalata trevigiana, fagioli (quelli non sgusciati), le mele ecc.. non c'è limite alla fantasia!!
Sarà sicuramente bello vedere come reagiranno i bambini a questa attività, e sarà divertente vedere le loro facce incuriosite, quando si renderanno conto che non useranno i pennelli.
Come attività di scoperta, il laboratorio di pittura con il cibo può essere un'alternativa creativa per sviluppare la fantasia e scoprire sensazioni percettive nuove.
I bambini all’inizio cercheranno i pennelli, alcuni per i primi minuti coloreranno solo con le mani senza usare la verdura.
Un' ulteriore variante di questa attività è quella di proporre con frutta e verdura altri alimenti che possono essere usati per colorare, come gli jogurth alla frutta, la passata di pomodoro o ancora jogurt bianco colorato con i coloranti alimentari.
Provate con i vostri bambini ed agevolateli nello scatenare il loro entusiasmo e fantasia.
Se siete educatrici ed avete sperimentato attività simili o come questa, sarò lieta di leggere la vostra esperienza.
Saluti
Giulia

10.12.12

Progetto didattico educativo: il valore del cibo
Purtroppo non sempre il binomio scuola-cibo è da considerarsi positivo e costruttivo per i bambini. Spesso nelle scuole si pensa esclusivamente a nutrire i bambini, senza considerare le ulteriori opportunità, anche didattiche, offerte dal cibo.
Un progetto educativo interessante potrebbe quindi raccogliere ricette, attività, consigli e suggerimenti per i bambini e i loro genitori, elaborati dai menù del Nido d’Infanzia.
Si tratta di un progetto in cui i confini fra gioco, esperienza, didattica, gastronomia e nutrizione si fanno sempre più sfumati. Un progetto alla cui base c’è l’applicazione di norme per l’orientamento, l’educazione alimentare e la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva.
Dunque un’attività per sostenere nei più piccoli e nei grandi le basi della cultura del gusto, della salute e della creatività. Perchè un'iniziativa del genere è da ammirare?
Un progetto didattico che comprende ricette, immagini e nozioni relative all’educazione attraverso il cibo, si propone di essere uno strumento didattico basato sul cibo;
la sua preparazione, l’apparecchiatura della tavola e le relazioni sociali che tra bambini si scatenano durante il periodo del pasto.
Relazioni da sempre fondamentali per la didattica dei bambini piccoli, ma non solo.
Basti dare un’occhiata alle scuole montessoriane che basano una gran fetta della loro didattica proprio sull’esperienza del cibo. Ma per fare questo bisogna avere una certa organizzazione, cosa che spesso manca nelle scuole.
Nelle scuole in cui il cibo viene portato preconfezionato, a livello didattico si può fare poco o nulla, ma nei nidi e nella scuola dell’infanzia il cibo si confeziona a scuola.
Questo allora comporta un coinvolgimento diretto delle cuoche delle scuole che, insieme a pedagogiste e alle insegnanti, possono mettere in atto un progetto ad hoc.
Dunque un’attività didattica incredibilmente positiva, fatta attraverso il coinvolgimento diretto di un personaggio che, in teoria, non fa parte del corpo insegnante, ma che come modello di comportamento è magnifico: "la cuoca, la mamma della scuola".
Grazie a questo progetto i bambini si avvalgono di una serie incredibile di stimoli. Provate a pensare a quanto sia coinvolto il bambino da quello che mangia e da tutti i termini ulteriori sui quali si può allargare il discorso: i sapori, l’odore, i colori, i nomi, ma anche la stagionalità dei prodotti, la cucina, i processi di cottura, le manipolazioni che si possono fare con il cibo.
A loro volta le insegnanti attueranno un programma educativo stimolante e divertente sia a livello fisico che cognitivo.
Pedagogia e alimentazione si intersecano tra loro nella mia esperienza, che con piacere condivido.
Nei prossimi mesi avrò la possibilità di mettere in atto questo progetto didattico al Nido D'infanzia, che con gratificazione attuerò e valuterò. 
Sarà poi interessante confrontarmi con risultati e aspettative di cui ovviamente renderò partecipi anche voi.
Saluti,
Giulia

La fonte: www.ilgiornaledelcibo.it

2.12.12

Allergies alimentaires

On estime que 6 % des bébés, 3 % des enfants de 10 ans et environ 1 à 2 % des adultes sont affectés par une ou des allergies alimentaires. Bien que n’importe quel aliment puisse déclencher une réaction allergique, le lait, le soya, les œufs, le blé, les noix, le sésame, les arachides, les crustacés et les mollusques sont, au Canada, les aliments le plus souvent en cause dans les réactions allergiques graves. Les réactions allergiques surviennent habituellement dans les 60 minutes suivant l’ingestion de l’aliment en question. Cependant, il peut y avoir réaction jusqu’à 4 heures post-ingestion. Passer ce laps de temps, il est peu probable qu’il s’agisse d’une allergie alimentaire. La majorité des enfants perdront leur allergie alimentaire en vieillissant, excepté pour les enfants allergiques à l’arachide, qui demeurent habituellement allergiques à vie.

L’arachide est sans aucun doute l’aliment le plus à craindre à cause de son omniprésence, souvent camouflée, de son risque de contamination élevé, et du fait que d’infimes quantités puissent déclencher, chez certaines personnes très sensibles, de violentes réactions. La première réaction allergique à l’arachide se développe, chez la plupart des enfants, entre 14 et 24 mois. Les données disponibles permettent de croire que l’arachide est le principal allergène responsable de l’anaphylaxie (réaction allergique grave) chez les enfants d’âge scolaire.
Une étude québécoise, menée conjointement par l'Association québécoise des allergies alimentaires Ce lien s'ouvrira dans une nouvelle fenêtre. et le Centre universitaire de santé McGill, a mesuré la prévalence de l'allergie à l'arachide chez les écoliers québécois de 5 à 9 ans. Les résultats préliminaires indiquent une prévalence de l'allergie aux arachides à 1,48 % avec un intervale de confiance de 95 % (analyse de l'An 1, couvrant 1693 participants sur 3172 élèves visés dans 27 écoles).

Enfants à risque de présenter une allergie alimentaire

  • Les enfants ayant déjà souffert d’une allergie alimentaire (lait, œufs, soya, etc)
  • Ceux ayant déjà fait de l’urticaire, de l’eczéma ou de l’asthme, ou dont l’un des parents souffrent d’une de ces affections
  • Les enfants issus de familles ayant des antécédents d’allergies.s issus de familles ayant des antécédents d’allergies.
Certaines actions préventives peuvent être entreprises chez ces enfants à risque :
  • Introduire les aliments solides à l’âge de 6 mois
  • Retarder l’introduction :
    • Du soya vers 1 an
    • Des œufs et des légumineuses à 18 mois
    • Du poisson après 3 ans
    • Des arachides, beurre d’arachide, noix, graines de sésame, kiwis, et fruits de mer vers 4 à 5 ans.
  • Diminuer l’exposition aux allergènes tels que les animaux, acariens, poussière, etc.
Lisez toujours les étiquettes et soyez vigilants!

Conseils pour les éducateurs et les adultes en contact avec des enfants allergiques

  • Éliminer les aliments contenant de l’arachide, car il est la principale cause d’anaphylaxie alimentaire. Les réactions à l’arachide sont souvent plus graves que celles causées par d’autres aliments.
  • La nourriture, les ustensiles et les contenants ne devraient jamais être échangés ni partagés.
  • Les surfaces de travail et de repas (comptoirs, tables) devraient être nettoyées scrupuleusement afin d’éliminer tout résidu d’aliment potentiellement allergène.
  • Le lavage des mains est recommandé avant et après avoir mangé.
  • Consulter les parents des enfants allergiques afin de connaître les aliments que l’enfant peut manger sans danger.

Voilà un autre article pour les amis français! Bonne soirée à tous :)
à bientôt
Giulia
    La fonte: www.msss.gouv.qc.ca