10.11.12

Dolci e bibite zuccherate spingono i bambini all'alcolismo
 
Dolci, caramelle e bibite zuccherate sono gradevoli, ma possono rappresentare spie di problemi gravi di salute.
Tali alimenti possono nascondere una depressione presente in bambini o ragazzi o renderli prede più facili dell'alcolismo.
A sostenerlo, una ricerca del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia (Usa), diretta dalla dottoressa Julie Mennella e pubblicata su "Addiction".
La Mennella, insieme alla sua squadra, ha osservato 300 bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni. Gli scienziati hanno così notato come i soggetti che avevano una storia di alcolismo in famiglia prediligevano gli alimenti molto zuccherati; inoltre, il 25% di essi mostrava chiari sintomi depressivi.
Per gli studiosi, lo zucchero offre le stesse gratificazioni al livello cerebrale dell'alcol; poiché allora il primo è in grado di "richiamare" il consumo, i bambini depressi possono essere attirati dal secondo nel tentativo di migliorare la propria situazione.
Spiega così la dottoressa Mennella: "Sappiamo che il sapore dolce è gratificante per tutti i bambini e li fa sentire bene. Inoltre, alcuni gruppi di bambini possono essere particolarmente attratti da una intensa dolcezza a causa della loro biologia di base. Può essere che i livelli ancora più elevati di dolcezza siano necessari per far sentire meglio i bambini depressi".
Tuttavia, le generalizzazioni sono sbagliate: come sottolinea il team di Philadelphia, un bambino amante dei dolci non si trasformerà automaticamente in un alcolizzato.
Ciò detto, la ricerca mostra comunque un qualche tipo di legame tra alimenti molto dolci e presenza dell'alcolismo in un nucleo famigliare.
Conclude così Julie Mennella: "A questo punto, non sappiamo se questo maggior 'punto di beatitudine' per i dolci sia un marker per l'uso di alcol in futuro"; per questo motivo, la dottoressa ha in programma ulteriori analisi sul tema.
 

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