5.5.13

La parola vien mangiando!
 
Ciao a tutti, oggi ne approfitto per pubblicare un nuovo articolo tratto dal libro: "Bimbo bio da 0 a 10 anni manuale per difenderlo, Ecoalfabeto. Stefano Apuzzo, Stefano carnazzi 2005"  libro consigliato da un'amica. Buona lettura! Giulia.
 
Uno studio inglese, condottoo da psicologi dell'Università di Birmingham, ha rilevato che la gamma del beige, caratteristica di biscotti, pappine e omogenizzati, fornisce ai bimbi l'imprinting primordiale, che non sarà mai più dimenticato. Crescendo, i ragazzi ricordano inconsciamente quel beige e lo ritrovano, per sventura della loro salute, nelle patatine fritte, negli hamburger e nei fast food.
E' indispensabile educare i figli fin da piccolissimi ai colori e alla consistenza di frutta e verdura, rinunciando a espedienti più rapidi e scorciatoie, alle solite pappine e biscotti confezionati industrialmente. Ma non contano solo il gusto e i colori, contano anche i gesti. Partiamo dall'inizio.
Fare una buona colazione è molto importante. Nutre il corpo e bendispone la mente a vivere la giornata che sta iniziando.
La colazione apporta le calorie necessarie all'organismo per "partire". E raccoglie tutti intorno al tavolo, riavvicinando grandi e piccini, dopo la lunga notte..
Studi scientifici hanno dimostrato che chi salta la prima colazione, ha maggiore difficoltà di concentrazione e attenzione durante le ore del mattino, quelle che il nostro orologio biologico ha deputato all'apprendimento.
Come si fa la buona prima colazione? Scegliendo pane e cerali integrali, che cedono lentamente gli zuccheri all'organismo, miele, yogurt, torte fatte in casa dolcificate con lo zucchero di canna, frutta fresca o secca, oppure focacce salate alle erbe aromatiche, uova, formaggi freschi. Per riattivare il metabolismo, non c'è niente di meglio che bere, appena alzati, un bicchiere d'acqua o infuso d'erbe. Sfiziose spremute di frutta e centrifughe di frutta o verdura, latte vaccino o di riso, d'avena, di mandorle, idrateranno apportando nutrienti e mineralizzando l'organismo. E' importante che tutti gli alimenti provengano da agricoltura biologica.
L'alimentazione dei bambini rappresenta un importante momento per razzorzare la relazione con i genitori, e per consolidare il contatto emotivo e affettivo di entrambi. Nei primi anni il cibo diventa un elemento che favorisce il contatto fisico, e quindi, emotivo, con la madre. Già prima della nascita il feto viene alimentato attraverso il cordone ombelicale, e dopo la nascita attraverso l'allattamento il bambino si nutre, ma anche si tranquillizza e rafforza la relazione con la madre stessa.
Successivamente i genitori insegnano al figlio come stare a tavola, come usare le posate e come non sporcarsi con il cibo. E quando il bambino si rifiuta di mangiare alcuni alimenti, spetta ai genitori il compito di convincerlo, usando mille espedienti per stimolarlo a sperimentare.
Se il bambino ad esempio, non vuole mangiare la verdura, bisognerà convincerlo dell'importanza di questo tipo di alimento. Per fare ciò, sarà inutile parlargli delle carenze di vitamine, ma bisognerà trovare nel suo mondo argomenti convincenti, utilizzando personaggi delle fiabe e dei cartoni animati (braccio di ferro) o comunque che fanno parte dell'immaginario infantile. La scelta stessa del tipo di alimentazione contribuisce a favorire la comunicazione.
Il cibo, quindi, diventa un collegamento bidirezionale, che rinforza il contatto emotivo e affettivo di entrambi. L'utilità di questa funzione risulta particolarmente importante in questo momento storico, dove la cena serale, spesso, diventa l'unico momento in cui la famiglia si riunisce e il bambino ha finalmente la possibilità di stare con la propria famiglia.