Se il bambino è già grassottello..
Quando i chili di troppo sono già evidenti occorre adottare ulteriori misure. Per correre ai ripari il Ministero della Salute ha elaborato delle “Linee guida per la diagnosi e il trattamento dell’obesità infantile” dirette agli esperti del settore. Il pediatra e il dietologo sono infatti le figure più indicate a predisporre un intervento mirato, ma sono i genitori ad avere il ruolo più importante. La consapevolezza del danno che l’obesità può arrecare alla salute del proprio figlio deve, infatti, far riflettere i genitori e portarli ad sradicare comportamenti alimentari e abitudini scorrette consolidate nel tempo. Può essere un compito arduo, ma non impossibile. Occorre puntare sul coinvolgimento e non sui divieti, cercando di non colpevolizzare il piccolo se qualche volta cede alle tentazioni e non fare del peso un’ossessione.Possono essere utili a riguardo alcuni semplici consigli:
- Innanzitutto svuotare cucina e frigorifero dai cibi tentatori (patatine, merendine, cioccolata, succhi di frutta) e sostituirli con gli alimenti giusti (acqua, tè, frutta, fette biscottate, yogurt).
- Fare del pasto un momento di pausa per stare insieme e parlare (quando si guarda la televisione non ci si accorge di quanto e di cosa si mangia).
- Evitare che il bambino mangi troppo in fretta; così facendo, non si sazia mai e dopo una merendina ne chiede subito un’altra.
- Preferire i cibi fatti in casa ai prodotti confezionati; si calcolano meglio i condimenti e si scelgono le materie prime da utilizzare.
- Eliminare i piatti più elaborati sostituendoli con altri cucinati in modo semplice, senza troppi condimenti; abituare il piccolo ad assumere quotidianamente una quantità discreta di verdure cotte o crude, più ricche di fibre, che riempiono lo stomaco e rallentano l’assimilazione delle sostanze introdotte.
- Moderare le quantità.
- Non associare il cibo all’idea di qualcosa di “speciale”, né usarlo come premio.
- Ridurre il tempo dedicato alla televisione/computer a favore di attività più dinamiche.
- Spronare il bambino a camminare e a fare le scale, piuttosto che prendere l’ascensore.
- Favorire una regolare attività sportiva cercando di assecondare le preferenze del bambino e la sua sensibilità (dalla passeggiata in bici alla partita di calcio, dal nuoto in piscina alla ginnastica in palestra).
- Sottoporre regolarmente il bambino a visite pediatriche di controllo.
Dedicare loro ascolto e attenzioni è di estrema importanza quindi non abbandonateli a tv e videogiochi, o vi ritroverete a non riconoscere nemmeno più i vostri figli!
Al prossimo post ....
Giulia
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